LO SPRECO ED IL MALGOVERNO LO PAGA SEMPRE IL POPOLO!

LO SPRECO ED IL MALGOVERNO LO PAGA SEMPRE IL POPOLO!

14 Gennaio 2021 Off Di

COMUNICATO DEL 14 Gennaio 2021

LO SPRECO ED IL MALGOVERNO LO PAGA SEMPRE IL POPOLO!

Ancora una volta, arriva il conto da pagare per gli sprechi causati dai governi per mantenere carrozzoni politici che hanno generano costi per gli organi societari (Cda, collegio dei sindaci, revisori), per consulenze, per direttori generali di società partecipate che arrivano a guadagnare anche 200 mila euro l’anno, per liquidatori che non liquidano.

Ciò, ha determinato un disavanzo di oltre due miliardi di euro che il Governo regionale intende ripianare in dieci anni, applicando tagli lineari del 20 e del 40 per cento, su alcuni capitoli di bilancio, pertanto, il Presidente Musumeci, ancora una volta senza avere prima ascoltato i Sindacati, con deliberazione n. 3 del 12 gennaio 2021 ha approvato in Giunta lo “Schema di Accordo tra Stato e Regione Siciliana per il ripiano decennale del disavanzo” dove tra le varie misure previste assume rilievo la parte relativa al contenimento dell’ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, nonché una più efficace utilizzazione di tali risorse finalizzata al miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi erogati alla collettività.

Tale dichiarazione contrasta palesemente con la percentuale di riduzione dei fondi prevista nella tabella allegata, che riporta un taglio lineare del 20% anche delle risorse destinate al salario accessorio del personale, che in tal modo viene tagliato senza alcuna remora di circa 10 milioni di euro.

Ora, chiediamo al Presidente Musumeci e all’Assessore Armao come sia possibile determinare un miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi erogati alla collettività quando, per i prossimi 10 anni, saranno tagliati complessivamente 100 milioni di euro dalle somme destinate alla campagna antincendi boschiva, all’apertura dei luoghi della cultura, agli interventi di protezione civile in caso di eventi calamitosi, al funzionamento delle dighe, dei Centri per l’Impiego, dei Geni Civili, delle Motorizzazioni ma anche delle attività essenziali rese da tutti i Dipartimenti regionali? E come pensa il Governo regionale di garantire tali servizi essenziali di pubblica utilità, oggi, in un momento così grave di pandemia?

Pertanto, atteso che non si può più rinviare il processo di riforma della pubblica amministrazione, oramai arrugginita e obsoleta, e che ciò può avvenire solo attraverso il riordino del personale e la sua riqualificazione, al fine di rilanciare l’azione amministrativa rinnoviamo all’Assessore della Funzione pubblica, di accelerare un incontro per consentirci di rappresentare dove  intervenire chirurgicamente per individuare gli sprechi e le inefficienze e recuperare così le risorse necessarie ad evitare il taglio dei fondi di bilancio destinati alla funzionalità dell’Amministrazione della Regione Siciliana e procedere una volta e per tutte all’ammodernamento della Regione e a fornire servizi migliori ai cittadini e alle imprese.

Noi del SIAD CSA abbiamo le idee chiare in tal senso e siamo quindi pronti a formulare le opportune proposte ed aperti ad ogni forma di collaborazione costruttiva.